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BAGNOLI P, Carlo Rosselli. Socialismo, giustizia e libertà, Milano, Biblion edizioni, 2015, pp. 124.
Proseguendo la sua ricerca sul liberal-socialismo, Paolo Bagnoli pubblica una raccolta di saggi intorno alle figure di Carlo e Nello Rosselli. Il volume si apre con una ricostruzione della vita dei due fratelli, che mette in evidenza l'impegno antifascista dei Rosselli. «Entrambi - insieme a Piero Calamandrei - fanno parte del gruppo che fin dal 1920, riunito intorno a Gaetano Salvemini, costituisce il primo nucleo organizzato dell'antifascismo italiano» (p. 12). Un antifascismo che, nella elaborazione teorica di Carlo Rosselli, pone al suo centro la connessione dei concetti di socialismo e democrazia. «La dimensione morale che permea il socialismo rosselliano - scrive Bagnoli - si fonda sul riconoscimento della libertà che solo un meccanismo democratico puô salvaguardare» (p. 15).
Sulla stessa lunghezza d'onda si muove la ricerca storiografica di Nello che, nel suo Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano (1932), vede nella mancata connessione tra la lotta per la libertà e la organizzazione politica delle masse il limite fondamentale della strategia del Pisacane. E Bagnoli ricorda le parole con cui Nello Rosselli chiude la sua introduzione al Pisacane: «Giustizia vorrebbe dunque che andassimo più grati che non si soglia a quei pochi che [...] avvertirono la necessità che l'Italia s'avesse a fare col concorso se non proprio della maggioranza numerica dei suoi cittadini, delle più vaste categorie d'interessi» (p. 21).
Condurre la lotta per la libertà attraverso una partecipazione organizzata delle...