Content area
Full text
Sommario: Una rilettura di questa celebre orazione rafforza l'impressione che Cicerone non fu in grado di produrre prove schiaccianti a favore dell'accusato. La sua argomentazione è piuttosto debole e spesso contraddittoria, tanto che alcuni studiosi moderni hanno messo in dubbio l'innocenza di Roscio. Comunque non ci sono fondati motivi per crederlo. In realtà Cicerone non riuscì ad andare a fondo in questo affaire probabilmente a causa della torbida situazione politica, ma Roscio quasi certamente non fu colpevole. Nonostante la debolezza della sua strategia difensiva Cicerone vinse la causa e riscosse uno straordinario successo grazie alla veemenza della sua oratoria. Il presente articolo tende a dissipare qualche dubbio relativo allo svolgimento dei fatti, ma molto di più è ciò che resta avvolto nell'oscurità.
Abstract: A fresh analysis of this famous speech strengthens the idea that Cicero was unable to produce decisive proofs supporting the defendant. His arguments are in fact rather weak and often contradictory, so that some modern scholars have raised doubts about Roscius' innocence. However, there are not enough reasons to think so. Indeed Cicero could not get to the heart of this affaire, probably in consequence of the gloomy political situation, but Roscius was almost certainly not guilty. In spite of his faulty defensive strategy Cicero won this case and was entirely successful by virtue of the vehemence of his oratory. This paper aims at dispelling some doubts about the course of events, but much more remains obscure.
Palabras clave: Cicerone, strategia difensiva, Roscio Amerino, situazione politica
Keywords: Cicero, defensive strategies, Roscio Amerino, political situation
Recepción: 05/12/2014 Aceptación: 15/12/2014
Nell'80 a.C. la città di Ameria (oggi Amelia) fu al centro di un clamoroso caso giudiziario. L'anno precedente era stato assassinato a Roma un suo cittadino, Sesto Roscio, e ad essere accusato dell'omicidio è il figlio, omonimo del padre. Il parricidio è un crimine che suscita orrore e deve essere per così dire esorcizzato come un prodigium, tanto è vero che la pena di morte per questo delitto si esercitava a Roma in modo singolare: il condannato veniva chiuso in un sacco e gettato in un fiume.1
Il processo, che si tiene a Roma di fronte a una giuria formata da senatori scelti fra i più anziani e autorevoli, non riguarda però, come...