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Il riconoscimento dell'esistenza di una pluralita di lingue affiora da tempi remoti in culture diverse e si e accompagnato ad atteggiamenti valutativi altresi diversi fin dalle origini a noi note. La pluralita linguistica ebbe il connotato di una punizione celeste, di una vera e propria maledizione, nella narrazione biblica della Torre di Babele. Al contrario apparve una benedizione nell'ancor piu antico inno egiziano al Sole, e il connotato positivo e sacrale si ripropose con la narrazione della Pentecoste negli Actus Apostolorum. I laici e non credenti farebbero male a sottovalutare questo ribaltamento evangelico della anteriore tradizione biblica. La Pentecoste, il divino donum linguarum, ha ispirato momenti importanti della storia delle tradizioni cristiane ed e stato all'origine di traduzioni delle Scritture che sono alla radice di molte attuali tradizioni linguistiche consolidate e di una parte cospicua delle 2400 lingue di uso scritto. In Europa e nel mondo lo spirito della Pentecoste ha animato una incessante attenzione delle confessioni cristiane e della Chiesa di Roma per le diversita linguistiche e si e concretato nel loro rispetto e sostegno, anche la dove le vicende politiche spingevano nell'opposta direzione della disattenzione, dello spregio, dell'aperto rifiuto, talora persecutorio fino all'etnocidio, delle lingue diverse e dei loro parlanti.
Anche il quadro delle riflessioni filosofiche e teoriche e delle ricerche linguistiche scientificamente fondate e venato di contrasti. Certamente, nessuno nega il fatto del plurilinguismo, la realta delle 6.800 lingue diverse oggi censite nel mondo da Ethnologue. Ma, dalle antiche filosofie greche alla linguistica moderna, il variare degli atteggiamenti di fondo si e tradotto nel ruolo diverso che all'evidenza della pluralita linguistica viene assegnato. Vi sono state, nell'antico mondo greco e romano come nella linguistica moderna, elaborazioni teoriche che, pur senza negare l'evidenza, si sono orientate piuttosto verso il cercare di cogliere ció che di universalmente umano soggiace alla molteplicita linguistica. Questa, in qualche modo, e stata lasciata in ombra. Come ha detto una volta ironicamente un grande linguista francese del Novecento, André Martinet, vi sono linguisti che considerano la diversita delle lingue come un fastidioso incidente, un malanno professionale. Altri invece, gia nel mondo antico e medievale e poi, con rinnovata capacita di apporti teorici e descrittivi, nel mondo moderno, hanno visto nella pluralita di lingue in cui si proietta la umana...