G.Bonetta, Ľ invisibile educativo. Pedagogia, inconscio e fisica quantistica, Roma, Armando,2017
Il volume e ambizioso. E' insieme una requisitoria contro la "pedagogie della Ragione" viste come ripetitive, oscuranti, incapaci di leggere e governare il nuovo delle molte "micro pedagogie" che maturano dal basso, dal vissuto sociale e non e reclamano di essere interpretate; ma anche ľannuncio di un nuovo e radicale punto-di-vista che sposti la riflessione generale dell'educativo verso prospettive inedite, fin qui, connotate come "invisibili"e comprensibili solo con l'"immaginazione". Questo il presupposto complessivo del lavoro rivolto a determinare un Io pedagogico (come sapere e come agire) che si tenda verso un realismo nuovo rivolto ai "bisogni educativi"emergenti per dare ad essi una piu organica astratta. Da qui il primo richiamo a liberarsi da "lacci e lacciuoli" che "fanno ostacolo" e a guardare ad altre scienze rispetto a quelle tradizionali (sociologia, psicología, antropologia etc.) per rivivificare la pedagogia, oggi davanti al "rischio debacle" (p. 24). Saranno proprio queste conclamate realtå nuove e "invisibili" a determinare un cambio di paradigma scientifico che va oltre la Ragione cartesiana e newtoniana che hanno molte "colpe" per non aver compreso adeguatamente fenomeni basici dell'educare: la vita intima dei soggetti, la rivoluzione ontologica del computer, la problematicitå del principio del "merito" nell'apprendimento, e sono solo alcuni esempi.
Che fare allora? Decostruire l'epistemologia attuale. Dar corpo e assegnare un ruolochiave all'inintenzionale, oggi piu accessibile e che esige una "diversa intelligenza" che valorizzi un "pensiero non razionale e non cosciente",operi con logiche nuove, quelle dell'inconscio e della comprensione delle micrologie dell'umano. Da qui si sviluppano gli altri capitoli del volume: sul declino della tradizione pedagogica occidentale; sull'apporto innovatore dei quanta anche in educazione/pedagogia e dell'inconsci stesso, neoparadigmi articolati tra Jung e Pauli. Cosi il pensiero educativo potrå acquistare davvero libertå e veritå e sarå vero protagonista della societå e "liquida" e "globalizzata", tutelando un soggetto sempre piu agente in forma inintenzionale e autopoietica, a cominciare dalla percezione (seguendo Merleau-Ponty). Cosi anche si sviluppa una "intelligenza collettiva" che deve accompagnare la svolta dell'Homo sapiens attuale e in senso antropologico, cognitivo e sociale insieme. Con due capitoli dedicati all'inconscio e alla formativitå incoscia si chiude il saggio di Bonetta, ambizioso si ma significativo e nella pars destruens e in quella construens e che fa pensare.
Esposto fin qui, in modo sintetico e veloce, il ricco volume del pedagogista siciliano come collocarlo nella ricerca teoretico pedagogica attuale? Come una revisione critica-critica della tradizione (radicale e molto, ma fine per molti aspetti). Come un cambio di paradigma scientifico per l'educazione e una sua frontiera da tener presente come primaria:l'inintenzionalitå appunto, posta come dato-basico bio-psicologico ed esistenziale (il che e suggestivo ma anche un po'inquietante (l'io-coscienza non rischia di farsi epifenomeno, quelľio a cui la pedagogia da sempre guarda e deve guardare come a suo oggetto e formale e sostanziale?).
Il testo di Bonetta e audace, forse anche provocatorio, ma ci offre una pista (da discutere) per ri-aggiorare la pedagogia nel suo identikit teorico- scientifico e nella sua operativita e farla uscire verso avventure nuove e complesse, piü sensibili agli statuti della cultura attuale. Anche se in margine resta forte il quesito sospeso relativo a un neoanthropos in cui la psiche con le sue strutture consce e portanti (e nell'io e oltre l'io stesso) va (deve andare?) in penombra. E questo e un problema tutto ma proprio tutto da discutere nei pro e nei contra e alla luce di una riflessivita filosofica critica e non solo scientifica, anche se di scienze molto pregnanti e di alto profilo culturale. Un testo che ci invita a riflettere e in forma audace sul fare pedagogia/educazione oggi in un tempo di Svolta culturale che ci impone di sondare alternative anche radicali e che sta rimescolando l'ordine dei saperi. E anche su questo piano il lavoro di Bonetta e un segnale assai efficace e significativo.
Franco Cambi
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Abstract
G.Bonetta, L’invisibile educativo. Pedagogia, inconscio e fsica quantistica, Roma, Armando,2017.
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