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Scritto per la retrospettiva di Pordenone "Nella terra dei Soviet, 1918-1924", questo saggio vuole contribuire a collocarla nel proprio contesto, collegandola ai molteplici aspetti della cultura dell'epoca.* Il saggio è diviso in quattro sezioni. Le prime due trattano principalmente del periodo della rivoluzione russa (1918-1920) e delle sue peculiari forme estetiche: rievocazioni storiche di massa e "simbolismo proletario". La terza e la quarta sezione analizzano la cultura del cinema sovietico durante i primi anni della Nuova Politica Economica, prendendo in esame le diverse sfumature di "americanismo" sovietico (sia dal punto di vista del progetto estetico che dell'indirizzo ideologico) e del "neoprimitivismo" cinematografico come sua alternativa vernacolare.
1. Il calendario rosso
L'industria cinematografica degli anni immediatamente successivi alia rivoluzione bolscevica, diversamente da quanto awenne ai primordi del cinema russo (1908-1918) e nel periodo del cinema muto sovietico della maturità (19241930), si sviluppò senza tenere in alcun conto le normali regole di produzione, distribuzione e programmazione dei film. Se si confrontano le date di uscita dei film tra il 1918 e il 1920 si nota una regolarità che però non ha nulla a che vedere con la "data di uscita" o l"'ordinazione permanente" nel senso industriale del termine. Nel 1918, ben quattro dei sei film prodotti dallo Stato, furono programmati per il primo anniversario della rivoluzione d'ottobre, mentre, nel 1919, tredici film su un totale di sessantatré uscirono il 23 febbraio, per commemorare il primo anniversario dell'Armata Rossa. Al tempo della rivoluzione l'uscita dei film era imposta dal cosiddetto "calendario rosso", un datario rivoluzionario, aggiornabile ad ogni nuovo evento memorabile, da opporre alle tradizionali festività religiose. Nel 1920 esso contemplava: la Domenica di Sangue (9 gennaio, il giorno dell'esecuzione del 1905), la Commemorazione di Liebknecht e Luxemburg (17 gennaio), la Giornata della Donna Lavoratrice (8 marzo), la Commemorazione della Comune di Parigi (18 marzo), l'Arrivo di Lenin a Pietrogrado (16 aprile), i Fatti di Luglio (3-16 luglio), la Commemorazione del Giorno della Rivolta Armata di Mosca (22 dicembre) e, naturalmente, il Primo Maggio, il Giorno dell'Armata Rossa e l'Anniversario della Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre.
Durante la guerra civile, non solo il ciclo produttivo dei film ma anche tutta la vita culturale in genere era orchestrata in base al "calendario rosso". Le campagne di propaganda programmate...