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115 aprile 1475 Andrea Mantegna e Gian Marco Cavalli (scultore, orafo e incisore di conii) concludono un contratto di collaborazione che riguarda da vicino la produzione di stampe: Andrea intende valersi del Cavalli per "fare taliare designi in stampa per stampare" e sarà "tenuto a fare i designi vorà che se taglia di sua mano" (sono a carico del pittore le spese per il metallo necessario e per il sostentamento dell'incisore nei mesi di lavoro, a partire dal primo maggio); dedotti gli oneri di avviamento gli eventuali guadagni derivanti dall'uso delle lastre incise (e la proprietà delle lastre stesse) saranno comuni tra i due contraenti. Per parte sua Gian Marco Cavalli si impegna a "non mostrare detti designi et stampi né lassare retrar essi designi [...] senza licentia de dicto messere Andrea sotto pena di ducati cento", una cifra enorme, "et se pur achadesse de mostrarli et habia scrito di propria mano de esso messer Andrea le persone a cui vorrà mostrare"; in ogni caso Gian Marco non potrà "stampare in su quelli stampi né vendere né donare designo alchuno chiavato da quelli stampi senza licentia di esso Andrea" e "se per via alchuna se perdissero ditti designi over carte consegnati a esso Zohanne Marco" il danno da rifondere al Mantegna sarà nuovamente di 100 ducati. Ogni disegno andrà restituito al pittore con la lastra incisa relativa e Mantegna sarà tenuto a "non stampare né lassar stampare senza saputa di detto Zohanne Marcho" (anche per il Mantegna inadempiente vale la pena esorbitante di cento ducati)1. Il contratto qui riassunto aiuta a leggere meglio una nota protesta di Simone Ardizzoni da Reggio, rivolta al marchese Ludovico Gonzaga il 15 settembre dello stesso 1475, che ha sempre messo in difficoltà gli studiosi della grafica mantegnesca. Simone dichiara di avere avuto buoni rapporti con Mantegna e di aver stretto amicizia da lungo tempo, a Mantova, con il pittore Zoan Andrea; questi ha subito un furto di "stampe, designe e medalie" e Simone si è offerto, in quanto "taliatore de bolino", di rifargli le "stampe" lavorando quattro mesi (è evidente che Simone rifarà matrici da stampa). "Como lo indemoniato Andrea Mantegna sepe che refaceva le dite stampe" - prosegue Simone - subito inviò un fiorentino a minacciarlo; in seguito...