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BAZZICALUPO L., Biopolitica. Una mappa concettuale, Roma, Carocci, 2010, pp. 137.
II tema della biopolitica è senza dubbio tra quelli che maggiormente caratterizzano la riflessione teórica recente. Ció comporta, tuttavia, una serie di inconvenienti. Anzitutto, il rischio di una moda intellettuale è tutt'altro che scongiurato: e ció d'altra parte sembra incoraggiato dalla stessa risonanza del tema, che consente una proiezione in dibattiti pubblici e non solo accademici. In seconda battuta, la stessa vastità d'ambito produce una varietà di accezioni davvero notevole, che rende arduo delimitare correttamente il significato e 1'ámbito della biopolitica.
Un libro di circa 130 pagine, in questo quadro, non puô che essere uno schema di lavoro o un'indicazione di percorso, compiendo scelte rigorose almeno quanto ai pesi attribuiti a ciascuna accezione. H saggio di Laura Bazzicalupo è utile in particolare nella misura in cui, in tale sintesi, tocca i differenti aspetti dell'argomento e ne schizza un profilo piuttosto ríconoscibile e non privo di qualche spunto critico.
L'idea fondamentale del lemma esprime la pretesa, sviluppatasi in sostanza in età contemporánea (pur se una lettura interessante fa leva sulla celebre defínizione aristotélica dell'animale politico, ove pero diversamente dalla tradizione l'accento cade soprattutto sul primo termine anziché sul secondo), da parte della política di govemare la stessa sfera fondamentale della vita; pretesa che pero non puô non determinare delle conseguenze sulla política stessa. In altri termini: il fatto che il govemo tentato sia riferito alia vita, come dimensione fondamentale e si direbbe nucleare della soggettività, non potrebbe non determinare l'inadeguatezza delle catégorie polinche e giuridiche tradizionali. Per richiamare solo il più evidente sintomo di tale smottamento, si noti la necessaria dissoluzione della distinzione decisiva tra pubblico e privato, tra ámbito politico e pre- o extrapolitico, che viene implicara dal fatto...