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Cronaca di Costancino Manasse, parte I: traduzione dallo slavone mediobulgaro, note e indice dei nomi propri di Maria Osman Zavera e Olga Stoicovici, edizione e prefazione di Duşiţa Ristin; parte II: versione in slavone mediobulgaro, testo di Ioan Bogdan, pubblicazione postuma di Ioan Bianu, Bucarest, 1922; Bucarest, Editura Universităţii din Bucureşti, 2015, X + 360 pp.·
L'opera principale dello scrittore bizantino Costantino Manasse (XII secolo) e una cronaca universale in 6733 versi "politici" che prende le mosse dalla creazione del mondo per chiudersi con la deposizione dell'imperatore Niceforo III Botaniate (1081). La diffusione e la popolarita di quest'opera nei Balcani medievali sono testimoníate anche dall'esistenza di una versione bulgara trecentesca, in prosa, elaborata presso la corte dello zar Giovanni Alessandro, la quale ebbe non poca influenza sulle storiografie moldava e valacca dei secoli successivi1.
A partire dal piu antico manoscritto slavone della cronaca giunto sino a noi, redatto a Tărnovo dal pope Filip negli anni 1344-1345 e conservato oggi presso il Museo storico di Mosca, l'insigne slavista Ioan Bogdan preparo l'edizione completa della versione bulgara, pubblicata postuma da Ioan Bianu nel 1922. Il volume qui recensito, a cura di Duşiţa Ristin, comprende la ristampa anastatica del testo di Bogdan - Bianu, preceduta dalla prima traduzione integrale in romeno, realizzata da Maria Osman Zavera e Olga Stoicovici.
L'importanza di una traduzione romena della cronaca e sottolineata da Grigor Grigorov, referente scientifico del volume insieme ad Anca Irina Ionescu:
?Questa cronaca e importante anche per il fatto che, in epoca medievale, i Principad romeni sono appartenuti all'area culturale greco-slava. La vita culturale degli antenati dei romeni si e svolta sotto l'influenza dei processi culturali dell'Europa sud-orientale. In questo senso, l'apparizione della cronaca di Manasse in lingua romena e un prezioso mezzo di costruzione dell'identitå contemporanea?.
Nella prefazione, Duşiţa Ristin mette proprio in risalto il debito che le storiografie moldava e valacca ebbero nei confronti del testo slavo:
?L'area culturale dell'Europa sud-orientale e determinante per porre le basi di una storiografia romena, segnata dall'esistenza di antiche cronache in slavone che, per le informazioni riportate, divengono fonte di ispirazione e modello per nuovi scritti storici in lingua romena nei secoliXVII e XVIII?.
Su un piano piu generale, la pubblicazione di questo volume riflette un rinnovato interesse per l'opera di...