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Senofonte, lerone o della Tirannide, a cura di F. Zuolo, Roma, Carocci, 2012, pp. 136.
La tradizione degli scritti sulla tirannide è generalmente incline a presentare la figura del tiranno in termini profondamente negativi, enfatizzando i rischi che un potere autocratico svincolato da un preciso ufficio istituzionale comporta sia per colui che lo esercita sia per i privati cittadini che ne subiscono gli effetti. Sebbene dotata di indubbia intensità drammatica e potenza suggestiva, Pimmagine del tiranno che va strutturandosi in particolar modo nelle espressioni storico-filosofiche, poetiche e letterarie della Grecia arcaica e classica veicola il senso di una vita non solo trascorsa all'insegna dell'eccesso, ma anche vissuta nella totale ignoranza della gravita propria condizione esistenziale. 13 caso ülustrato nello lerone di Senofonte, ossia quello di un tiranno intimamente consapevole della propria infelicità e, soprattutto, pronto a condurre in propria persona una lucida critica della sua stessa vita, costituisce un unicum all'intemo di taie tradizione. Per di più, la ricostruzione della vita tirannica offerta dallo lerone si arricchisce di ulteriori elementi di problematicità nel momento in cui l'auto-denuncia del bios tirannikos viene affiancata ad una proposta di riforma dello stesso potere tirannico in direzione dell'interesse comune, quest'ultima avanzata dal poeta Simonide.
L'edizione dello lerone curata da Zuolo, grazie al meticoloso e brillante lavoro di introduzione, traduzione e commento, ha il pregio di consegnare al lettore un ritratto dd tiranno e della sua condizione che si presta a due distinti, sebbene conciliabili, percorsi di esplorazione: da un lato, quello di una riflessione di carattere politologico sui fini e i metodi dd potere politico; dall'altro, quello di un'indagine sulla questione della vita preferibile, già al centro di un intenso dibattito nella Grecia dd V-IV secolo a.C. e avente tra i suoi protagonisti prindpali Platone e Aristotde. Nella parte introduttiva del testo, intitolata Infelicità tirannica e realismo politico, Zuolo situa lo lerone all'intemo dd corpus senofonteo, precisando che la sua appartenenza a scritti generalmente ritenuti "minori" non deve indurre il lettore a...