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RESUMEN
En la actio de effusis vel deiectis se trata de una responsabilidad por un hecho ajeno y de una fórmula dada contra aquel que tiene la disponibilidad de una casa (habitator), por el daño inferido por una cosa caída o un líquido derramado desde la casa sobre un lugar de público tránsito. La pena es variable. La culpa no se considera como un requisito para exigir la responsabilidad, porque lo penado no es el hecho dañoso, mas el peligro, a fin de tutelar la seguridad del tránsito público. En el artículo se estudian los elementos que dan lugar a esta responsabilidad.
Palabras clave: Actio de effusis vel deiectis - Quasi delictum - Responsabilità per fatto altrui - Culpa - Habitator.
ABSTRACT
The actio de effusis vel deiectis is about the responsibility by a third party event and of a formula given against that who has the availability of a house (habitator), for the damage caused by something fallen or a liquid spilled from the house on a public transit place. The sentence is variable. Guilt is not considered a requirement to demand responsibility, because what is sentenced is not the hurtful event, but the danger, in order to protect the security of public transit. In the article the elements that give way to this responsibility are studied.
Key words: Actio de effusis vel deiectis - Quasi delictum - Responsabilità per fatto altrui - Culpa - Habitator.
I. Nozioni generali
La creazione dellactio de effusis vel deiectis fu legata alle condizioni della viabilità, alla circolazione stradale e allo sviluppo della costruzione di abitazioni a più piani in Roma[1]. Dalla fine del III sec. a.C. a Roma si iniziarono a costruire case più alte, le cosidette insulae, che mancavano della fognatura. Da qui, gli abitanti versavano i residui direttamente sulla strada. Ma questo fenomeno danneggiava i passanti. Nel caso in cui lautore del fatto era riconosciuto si poteva usare lactio legis Aquiliae. Ma con lo sviluppo della città lautore del fatto spesso rimaneva sconosciuto. Perciò il pretore per tutelare i passanti concesse una azione che si chiamava de effusis vel deiectis.
Sotto il titolo De his, qui effuderint vel deiecerint nel libro 9° del Digesto si trovano tre formule, che sono concesse dal pretore...