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Carmine Abate (1954) è un autore la cui popolarità in Italia è cresciuta significativamente nel corso degli ultimi anni. Pare che cio sia dovuto a due dementi. II primo è relativo al fatto che le pubblicazioni dello scrittore hanno vinto molti prestigiosi premi, ad esempio l'ultimo libro La collina del vento (2012) ha vinto la cinquantesima edizione del Premio Campiello, il che attesta il loro valore letterario. II secondo concerne gli italiani che hanno recentemente iniziato ad interessarsi in modo più profondo della cosiddetta letteratura italiana della migrazione (Gnisci 2003: 73-129), una tendenza che appare negli anni Ottanta e di cui Abate è uno dei rappresentanti più significativi . L'appartenenza a tale corrente è provocata non solo dalle origini albanesi dello scrittore, ma anche dalla temática delle sue opere che ruota intomo ai problemi affrontati da coloro che sono costretti a lasciare la patria e diventare esuli.
La produzione di Abate, il quale ha esordito in Germania nel 1984, non sembra molto vasta in quanto comprende undici pubblicazioni (escludendo le varie riedizioni dei suoi testi e le traduzioni italiane delle opere pubblicate in tedesco), ma sicuramente dá numeróse possibilité d'analisi. In questa sede ci si propone di indagare sul primo romanzo dell'autore dal tito lo II bailo fondo (1991), che preannuncia il carattere di tutto il suo corpus narrativo, secondo il método di ricerca proposto dall'imagologia. Nora Moll (2002: 186) afferma che "per imagologia [...] si intende lo studio delle immagini, dei pregiudizi, dei cliché, degli stereotipi e in generale delle opinioni su altri popoli e culture che la letteratura trasmette".
Con II bailo fondo ci si inoltra nell'atmosfera di un paesino arbëresh di Calabria chiamato Hora. Occorre metiere in evidenza che l'ambientazione della trama nella stessa localité caratterizza anche altri scritti di Abate e ciö tra 1'altro consente di ritrovare in essi certi elementi autobiografici che rinviano owiamente alla sua provenienza ed alle esperienze vissute . II villaggio costituisce una zona completamente separata dal mondo estemo, diventa un piccolo teatro in cui si recitano i drammi personali dei protagonisti . Le vicende raccontate nel romanzo sono incentrate prevalentemente sulla vita della famiglia Avati, attraverso le storie della quale, ma non solo , il lettore è in grado di approfondire la conoscenza di una cultura...