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MARCO DE NATALE, La Musica come Gioco. Il dentro e il fuori della Teoria, Bern, Peter Lang, 2004, XII-338 pp.
Sia dette in apertura: fa specie, o almeno incuriosisce, che questo volume veda la luce - in lingua italiana - per i tipi di un'importante casa editrice internazionale.
Certo è che il libro di Marco de Natale non si lascia racchiudere in categorie di giudizio scontate. Non è un libro di Filosofia della musica, anche se il risultato complessivo è proprio una riflessione filosofica radicata nella fisicità stessa dell'evento sonoro, della sua produzione e del suo ascolto. Non è un libro di Analisi musicale, com'erano stati altri lavori dello stesso autore, ma l'Analisi musicale viene in esso presupposta e, in un certo quai modo, ontologicamente assorbita. Non è un libro di Storia della musica, anche se la sua structura ne ripercorre alcune tappe fondamentali. Infine, non è un trattato di Pedagogia musicale, argomento di cui De Natale si è da sempre occupato, eppure da queste pagine emergono numerosi spunti innovativi che taie disciplina non potrà e non dovrà trascurare.
La difficoltà che s'incontra nell'incasellare La Musica come Gioco non dipende né da chi ne sta qui parlando né tanto meno da una qualche incertezza epistemologica insita nel titolo; la complessità è programmatica, e nasce dalla necessità di abbattere i confini che separano e limitano le diverse discipline che s'occupano della musica, nonché quelli che le condannano a restare sostanzialmente estranee all'oggetto del loro studio. L'assenza di confini coinvolge anche e soprattutto il piano cognidvo, ed è proprio su di esso che si registrano le implicazioni più interessanti: la musica, infatti, non cade in un vacuum ma deve fare i conti, addirittura in chiave antropologica, «con una corporeità ricca d'insondabili fermenti psicobiologici e contattivoomeopatici» (p. 10), che diventano parte integrante dell'esperienza musicale. È naturale, quindi, che il libro persegua lo scopo di «riportare la musica nel gioco di ciò ch'è dentro (significanti) e ciô ch'è fuori (significati) della teoria quale sede esplicativa del gioco [musicale] medesimo» (p. 14).
Il percorso tracciato da De Natale prende le mosse da un paragone preliminare tra musica e gioco. Una volta assodato che la musica e il gioco si caratterizzano per il loro essere 'attraenti', e per il ruolo...





