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Fermani A., 17'etica di Aristotele. II mondo della vita umana, Brescia, Morcelliana, 2012, pp. 398.
Uno dei capisaldi teorici maggiormente identificativi del pensiero aristotélico è rappresentato dall'idea che la realtà possa essere detta (e, dunque, affrontata criticamente) secondo molteplici prospetóve di esplorazione. Che il principio in questione - quello veicolato dall'espressione pollachos legetai- detenga in Aristotele una valenza spiccatamente metodológica nei confronti dell'analisi del mondo esterno e della natura umana (specialmente in relazione a questioni di ordine etico come quelle della giustizia e delle singóle virtù individuali) è opinione pressoché indiscussa presso gli studiosi di Aristotele. Un aspetto che, invece, non ha finora ottenuto sufficiente considerazione è la possibilité di rendere taie principio un vero e proprio paradigma esegetico di riferimento per l'analisi della stessa opera aristotélica, delle strategie argomentative messe in atto dal filosofo e delle intenzipni che giustificano l'impiego di queste ultime. Ê in questo scenario che si inserisce l'originale e innovativo contributo di Arianna Fermani allô studio dei pensiero etico di Aristotele. Attraverso un'analisi comparativa delle tre etiche di Aristotele guidata dalla metodología del pollachos legetai, l'autrice orienta il lettore lungo un suggestivo percorso di indagine avente come oggetto alcune delle principali questioni etiche afferenti all'uomo e al fine ultimo che costui è per sua natura chiamato a perseguiré: la vita buona. Corne specificato nell'introduzione al testo, l'approccio ail'opera aristotélica adottato dall'autrice è di carattere unitario anziché di tipo storico-genetico à la Jaeger. Tale método di ricerca, proprio in quanto improntato all'individuazione di un'unité di fondo nei testi aristotelici anziché ad un'evoluzione che rinneghi concezioni espresse nelle prime fasi della riflessione del filosofo, risulta particolarmente congeniale all'intento di mostrare l'irriducibile polivalenza e coesistenza simultanea di modi difFerenti di inquadrare concettualmente la realtá.
A iivello generale, il testo costituisce un riuscito tentativo di dar prova dell'attualitá di un pensiero come quello aristotélico, intimamente forgiato dall'intersezione di molteplici schemi di indagine e piani teorici che, persino nel possibile caso di reciproca incompatibilité, riescono a convivere e ad invitare alla valorizzazione dell'intrinseca problematicitá del reale piuttosto che ad un'accusa di scarsa coerenza contenutistica e rigore logico. In senso più specifico, la verifica della metodología in esame procede per mezzo dell'approfondimento di alcune nozionichiave, che consentono ali'autrice di articolare...