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UGO GROZIO, Mare Liberum sive de iure quod batauis competit ad indicana commercia dissertatio, a cura di F. Izzo, Napoli, Liguori, 2007, pp. x-183.
Il testo qui recensito è un capitolo, l'unico all'epoca pubblicato, della più ampia opera De Jure Predae, scritta da Grozio in difesa della Compagnia olandese delle Indie Orientali, accusata di aver catturato la caracca portoghese Santa Catarina e di essersi impadronita del suo ricco carico, in quanto bottino di guerra.
In questo scritto Grozio si adopera a giustificare il diritto di preda della Compagnia Olandese sia appellandosi ai principi di diritto naturale, già ampiamente sviluppati dagli autori della Seconda Scolastica spagnola, sia legittimando, per la terra e per il mare, un diverso ordinamento. In base ad esso sulla terraferma vige la sovranità dei governanti, mentre il mare è «nel novero di quelle cose che non sono merci, vale a dire che non possono convertirsi in proprietà privata» (p. 136). Per le sue qualità naturali, il mare non può essere fisicamente...