Content area
Full text
Nella filosofía política moderna, i due autori nelle cuí opere il concetto di dispotismo ha avuto una funzíone píú significativa per la defínízíone delle forme di stato e di governo sono statí Bodin e Montesquieu. Bodin seguíva da presso la nozíone aristotélica di panbasileia, pur aggiungendovi le proprie osservazíoni e le proprie letture su realtá a luí contemporanee,2 perché i due fondamentali presuppostí antichí per una defínízione del dispotismo erano ancora utilízzabílí alia fíne del A 00. Mentre "tiranníde" era e restava un concetto vincolante e abbastanza preciso, giacché, per Aristótele, i tíranni governano su «popoli scontentí del loro potere»,3 "dispotismo" aveva un senso prevalentemente descrittívo e sociológico: un senso basato sulla convinzione che i popoli "barbari" fossero per natura píú dispostí alla servítú, e che i regímí díspotící fossero generalmente collocati geográficamente nella fascia climática calda, e soprattutto nell'area asíatica. Ne discendevano, per il dispotismo, due corollarí: la legíttímitá della relativa forma di governo, giacché essa non faceva che ríspondere a delle condízíoní oggettíve e naturali per una parte delfumanita, ma anche il fatto di non essere né auspícabíle né applícabíle aglí statí europeí, collocati nella fascia temperata. Di qui la tendenza bodíníana a ríbadíre una netta distínzíone tra dispotismo e monarchía occidentale (monarchía royale, contro monarchía díspotíca e monarchía tíranníca).4
Montesquieu avrebbe accolto sía la teoria che collocava il dispotismo nella fascia climática calda,5 sía la destínazione geográfica orientale. Cítava una quantité di relazioni settecentesche che la confermavano, pur avendo ín mente principalmente il modello che si conosceva meglío, l'ímpero turco.6 Dal punto di vísta teórico, tuttavia, il dispotismo era destinato a diventare, in Montesquieu, non più una variante della forma di governo monarchica, ma una vera e propria antitesi rispetto aile forme di governo accettabili, repubbliche o monarchie. Avendo attribuito alla forma di governo dispotica la funzione di rappresentare il modello-limite negativo, tendeva ad assimilare tutti i regimi dispotici nella formula: principe assoluto ozioso e incapace - gran visir che di fatto governa - obbedienza senza limiti dei sudditi, fondata sulla paura.7
Tra la République e Y Esprit des lois il concetto di dispotismo era dunque scivolato sempre più verso la sistemazione, come categoria, nel polo irredimibile del negativo politico, al modo e al posto della tirannide. Tanto più singolare appare, quindi,...





