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La discussione sviluppatasi attorno al concetto di 'globafezazione', divenuto ormai uno slogan, va ben oltre il mero contesto politico-economico. Il fenomeno definito da questo neologismo interessa infatti non solo il processo planetario di ramificazione della produttività umana e la conseguente espansione e liberalizzazione del mercato mondiale, ma anche una tendenza della produzione artistica e della cultura in genere all'integrazione di elementi fra loro estranei. La globalizzazione investe tutti gli àmbiti dell'esistenza umana in ogni parte del mondo, e sempre più numerosi sono gli aspetti della vita interessati da essa.1 Così, oltre alla radicale riformulazione del concetto di 'lavoro', in base alla quale - nella nozione foucaultiana di 'biopolitica'2 - sempre più tempo della nostra vita finisce per essere trasformato in forza-lavoro produttiva, è radicalmente cambiata anche la concezione del 'mondo', divenuto un'entità omogenea caratterizzata dal superamento delle differenziazioni culturali. Se fino a poco più di sessant'anni fa tra gli Stati europei erano ancora aperti fronti di guerra, oggi si assiste a una progressiva scomparsa delle frontiere, concretizzatasi nell'unione monetaria e negli accordi commerciali fra Stati anche lontanissimi. Il mondo non è più un'entità incommensurabile che gli Stati-nazione più potenti devono conquistare in obbethenza a loro determinati interessi: esso è già conquistato in ogni sua parte. L'intero globo è percorso da interessi economici sovranazionali e, allo stesso tempo, unificato da una vasta rete di scambi culturali, cosicché si assiste a una stretta connessione fra ciò che chiamiamo 'globalizzazione economica' e la sconfinata disponibilità di prodotti di culture lontane. Grazie al progresso tecnologico sono diventate accessibili anche musiche fino a poco tempo fa considerate irraggiungibili: la possibilità di registrare patrimoni musicali di altre culture fa sì che ciò che ci sarebbe altrimenti estraneo possa essere fruito sempre più facilmente. Nell'ambito della produzione musicale contemporanea si individuano numerosi sviluppi ascrivibili direttamente al fenomeno della globalizzazione o che, in qualche maniera, ne svelano i meccanismi più reconditi.
Scopo del presente saggio non è tanto ricostruire la storia di alcuni fenomeni di moda quali l'orientalismo o l'esotismo in musica fra Ottocento e Novecento, né esaminare alcuni fenomeni della popular music degli anni '8O, come il crossover o la musica etnica, e neppure soffermarsi sull'etichetta world music creata dal business della musica pop. Lo studio dei fenomeni della popular music...